sabato 31 ottobre 2009

Rutelli se ne va... Questa notizia non mi toglierà il sonno...


"Vado via subito e con dolore, questo non e' il mio partito". Lo dice Francesco
Rutelli in una intervista al Corriere della Sera. "Il Pd non e' mai nato,
nonostante la passione e la disponibilita' mostrata di tanti cittadini, non e'
il nuovo partito per cui abbiamo sciolto la Mergherita e i Ds. Non ho nulla
contro un partito democratico di sinistra ma non puo' essere il mio partito".[]
"Casini e' un interlocutore essenziale ed e' giusto guardare lontano: con
proposte serie, si puo' puntare a unire molte altre energie. Sino a creare, in
alcuni anni, la prima forza del Paese".FONTE : :a Repubblica.it


Credo che il popolo di centrosinistra si farà una ragione per questo addio... Che se seguito anche da tutti gli altri teodem in seno al PD potrà forse (il condizionale è d'obbligo...) riportare un po' di unità nella sinistra su temi sociali quali il testamento biologico, le coppie di fatto ecc. fino ad ora tabù in questo partito delle cotraddizioni...E chissà che non diventi un buon incentivo alla sinistra più estrema per ritrovare un unità d'intenti che permetta di contrastare tutti insieme questo centrodestra xenofobo e razzista e filofascista....Sperem... Hasta la vista!

lunedì 26 ottobre 2009

"E' il male minore..."


Non sono andato a votare alle primarie PD... Non sono andato perchè non sono del PD...? Non sono andato perchè di Rifondazione...? No, semplicemente non sono andato perchè mi sono promesso di non andare mai più a votare tappandomi il naso, qualsiasi sia il tipo di votazione. E questo varrà anche quando in ballo ci sarà la sinistra "vera"... Quella Sinistra "vera" che non è riuscita neanche a presentare una lista unica alle ultime elezioni, per gli eccessivi personalismi, le beghe interne e le distinzioni di lana caprina, è ora che una Sinistra "decente" si riunifichi dentro un partito unico, che funzioni secondo il principio di maggioranza come avviene in tutti i paesi europei, gli altri, i puri e duri s'accomodino pure nei salotti di Canale 5, come specie protetta e oggetto di studio....Ma la soluzione non è certo Bersani...Visto che non mi riconosco nemmeno minimamente nel PD e visto che la "mia" sinistra non si decide ad accantonare le sfumature che la dividono, non andrò più a votare, rinuncio al mio diritto sancito dalla costituzione. E a quelli che si sono accontentati di votare Bersani perchè "è il male minore..." o perchè "è quello un po' più di sinistra..." auguro buona fortuna... Mai una gioia.. Hasta siempre!

PierPrandi

martedì 20 ottobre 2009

L'italia non ha problemi di libertà di stampa...


La libertà di stampa sembra ancora molto lontana dall'essere un valore
universalmente riconosciuto e realizzato. L'annuale rapporto di Reporters sans
frontieres fornisce ancora una volta un quadro sconfortante, con situazioni che
peggiorano in vari Paesi, anche nel democratico occidente e nella vecchia
Europa. E' il caso dell'Italia, che scende dal 44° posto dell'anno scorso al 49°
(ma nel 2007 era al 35°). FONTE : Repubblica.it

Bella scoperta direte voi... Tutto il web già lo sapeva. l'Italia non è un paese libero.
La classifica vede come nazioni più libere i paesi nordici – Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Irlanda – mentre tra le grandi economie figurano: il Giappone al 17esimo posto, la Germania al 18esimo, gli Stati Uniti e il Regno Unito al 20esimo.Mentre noi ce ne stiamo li nella parte medio-bassa della "classifica" in compagnia della Francia (43° posto), più vicini all'Eritrea (ultima) che alla democratica Danimarca...
Giusto per non dimenticare : " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. "

(Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)

Mai una gioia...Hasta siempre!


PierPrandi

venerdì 16 ottobre 2009

Peccatori del Partito Democratico pentitevi!!! Cilicio per tutti...

Pentitevi e sia mai che prendiate una posizione su temi delicati come l'omofobia,le coppie di fatto e il testamento biologico...... Mai una gioia...Hasta siempre!



PierPrandi

giovedì 15 ottobre 2009

Il declino della Eldorado Emilia...

La via Emilia la Eldorado italiana non è immune dalla crisi anzi....
Marazzi Group (gruppo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di piastrelle di ceramica,con 2000 addetti in Italia e 4000 sparsi nel mondo) ha presentato qualche giorno fa alle rappresentanze sindacali un piano di sviluppo e adeguamento dell’assetto industriale e organizzativo delle proprie strutture italiane. Il piano ha l’obiettivo di mantenere la competitività e la leadership del Gruppo Marazzi attraverso un importante piano di investimenti nel distretto ceramico, volto a focalizzare la produzione italiana di piastrelle sull’innovazione tecnologica di processo e prodotto.... Che tradotto in parole povere vuol dire chiusura di due stabilimenti produttivi con relativi 360 posti di lavoro a rischio...
Il caso della Marazzi è solo un esempio di una situazione economica e sociale che caratterizza questo autunno. Le difficoltà si sentono anche in questo Eldorado italiana, la crisi morde la ceramica di Modena, la metalmeccanica di Reggio Emilia, sorprende le multinazionali attorno a Parma come l’americana Spx che vuole chiudere la produzione. C’è il problema dell’industria del vetro e dei Bormioli. La Nestlè qui fa i gelati, ma ha tagliato linee e ritmi: vuole portare la Coppa del Nonno in Polonia dove l’operaio costa 4 euro all’ora. Mancano i soldi alle Terme di Salsomaggiore che dà lavoro a 450 dipendenti diretti e 4500 dell’indotto turistico. Anche la Faram (arredi per ufficio) è rimasta senza liquidità e i dipendenti rischiano il posto, poi c'è la mia TAT ceramiche ed i suoi 112 addetti tutti a spasso,i 56 della ceramica Pioppe,i 500 lavoratori della ceramica Impronta che convivono tutti i mesi con il dubbio di essere retribuiti... Insomma una situazione critica alla faccia di chi dice che siamo in ripresa....
Navigano bene, invece, i colossi della food valley come Barilla e Parmalat (Calisto Tanzi, condannato a dieci anni per lo storico crac, vive nella sua bella villa vicino Collecchio e vuole lanciare un’azienda di merendine...), perchè, dicono gli economisti, l’agroalimentare è anticiclico: anche se c’è la recessione la gente, comunque, deve mangiare...(Bella scoperta...).

Reggio Emilia, Modena, Parma l'Eldorado emiliana, provincie ricche che non hanno mai conosciuto la disoccupazione dal dopoguerra, ora sono pure loro in grave difficoltà (28000 lavoratori in cassa integrazione solo in provincia di Reggio...). Ma la crisi non era passata....? Mai una gioia...Hasta siempre!


PierPrandi

martedì 13 ottobre 2009

Post per la signora "Maria"




Questo post lo scrivo e lo dedico tutte quelle signore "Maria" che ho incontrato in questi ultimi 5 o 6 mesi, per strada, nei mercati,davanti alle aziende,e che regolarmente non fanno altro che ripetermi all'unisono che il lavoro manca perchè ci sono gli stranieri e che di conseguenza votano lega....Ed ovviamente che la colpa è di noi della sinistra... Signore "Maria"sveglia, la lega vende solo fumo...
Gli stranieri extracomunitari o comunitari che siano sono una componente strutturale dell'economia e non sottraggono lavoro agli italiani, in quanto i nostri concittadini (che voi mamme "Maria" avete ben pensato di straviziare...), anche quando fossero in numero sufficiente a offrire lavoro corrispondente alla domanda (non si dimentichi mai il declino demografico), evitano con cura, di svolgere quelle mansioni in cui sono impiegati gli stranieri. Nei mesi scorsi, un'indagine della Confartigianato ha messo in evidenza che, a fronte del fabbisogno nel settore di quasi 100mila lavoratori qualificati, almeno un terzo dei posti viene rifiutato, e la situazione sarebbe ancora più grave senza l'apporto della manodopera immigrata.
E non si tratta soltanto di posti in fonderia o nell'edilizia, o di servizi alla persona (badanti ma anche persone occupate nelle strutture di assistenza pubbliche e private, le quali sono in larga misura anch'esse straniere), o del turismo e dell'agricoltura. Ormai anche il lavoro nell'industria manifatturiera è sempre più coperto da stranieri. Quindi signore "Maria" smettiamola con gli spot legaioli e diciamo grazie agli stranieri che stanno contribuendo a pagare le pensioni dei nostri cari e rassegnamoci al fatto che i nostri figli a lavorare in una conceria o in una fonderia non vorranno mai andarci con o senza crisi....Mai una gioia...Hasta siempre!

lunedì 12 ottobre 2009

Manifesto dei blogger tedeschi

Alcuni blogger tedeschi hanno redatto un manifesto in 17 punti,del giornalismo ai tempi di internet:

1. "Internet è diverso" Il nuovo mezzo di comunicazione è molto differente rispetto agli altri media. Chi vuol lavorare nel campo dell'informazione deve adattare i propri metodi di lavoro alla realtà tecnologica di oggi invece di ignorare e contestare il mondo multimediale. Bisogna produrre prodotti giornalisti nuovi e migliori.

2. "Internet è un impero mediatico tascabile" Grazie a internet è possibile fare dell'ottimo giornalismo anche senza immensi investimenti. Il web riorganizza le strutture esistenti dei media abbattendendo gli antichi confini che esistevano tra giornali, televisione, radio etc.

3."Internet è la nostra società e la nostra società è internet" Wikipedia, YouTube e i social network sono diventati una parte della vita quotidiana per la maggioranza delle persone nel mondo occidentale. I mezzi di comunicazione, se intendono sopravvivere alla rivoluzione tecnologica contemporanea, devono capire i legittimi interessi dei nuovi utenti e abbracciare le loro forme di comunicazione.

4. "La libertà di internet è inviolabile" Il giornalismo del XXI secolo che comunica digitalmente deve adattarsi all' architettura aperta di Internet. Non è ammissibile che si limiti questa libertà in nome di interessi particolari commerciali o politici, spesso presentati come interessi generali. Bloccare parzialmente l'accesso a internet mette a repentaglio il libero flusso delle informazioni e il diritto fondamentale di informarsi.

5. "Internet è la vittoria dell'informazione" Per la prima volta grazie a Internet l'utente può scegliere realmente come informarsi e attraverso i motori di ricerca attingere a un patrimonio d'informazione immenso.

6. "I cambiamenti apportati da Internet migliorano il giornalismo" Grazie a internet il giornalismo può svolgere un'azione socio-educativa completamente nuova. Ciò significa presentare notizie in continuo cambiamento attraverso un processo inarrestabile. Chi vuol praticare il giornalismo deve essere stimolato da un nuovo idealismo e capire che le risorse offerte da internet sono un incredibile stimolo a migliorare.

7. "La rete richiede collegamenti" La rete è fatta di collegamenti. Chi non li usa si autoesclude dal dibattito sociale e ciò vale anche per i sitiweb dei tradizionali mezzi di comunicazione.

8. "Linkare premia, citare abbellisce" Chi fa giornalismo online deve offrire all'utente un prodotto sempre più completo. Linkare le fonti e citarle permette di conoscere direttamente e più ampiamente i temi di cui si dibatte.

9. "Internet è la nuova sede per il discorso politico" Il giornalismo del XXI secolo deve fare in modo che il dibattito politico si trasferisca sempre di più sulla rete così il pubblico potrà partecipare direttamente ai discorsi politici e dire la sua.

10. "Oggi libertà di stampa significa libertà d'opinione" I giornalisti non devono temere che la rete possa sminuire il loro compito di selezionare le notizie e informare. La vera dicotomia che invece internet realizza è quella tra il buon e cattivo giornalismo.

11. "Sempre di più: le informazioni non sono mai troppe" Sin dall'antichità l'umanità ha capito che più informazioni si hanno più è grande la libertà. Internet è il mezzo che può più di tutti può allargare la nostra libertà.

12. "La tradizione non è un modello di business" Come dimostra già la realtà odierna è possibile fare buon giornalismo su internet e guadagnare denaro. Non bisogna ignorare lo sviluppo tecnologico solo perché secondo alcuni distruggerà le aziende giornalistiche, ma bisogna avere il coraggio di investire e ampliare la piattaforma multimediale.

13. “Il diritto d'autore diventa un dovere civico su Internet” La rete deve rispettare il diritto d'autore, ma anche il sistema del copyright deve adattarsi ai nuovi modelli di distribuzione e non chiudersi nei meccanismi di approvvigionamento del passato.

14. "Internet ha molte valute" Il modo più tradizionale di finanziare i giornali online è attraverso la pubblicità. Altri modi per finanziare i prodotti giornalistici devono esseri testati.

15. “Cio' che rimane sulla rete resta sulla rete” Il giornalismo del XXI secolo non è più qualcosa di transitorio. Grazie alla rete tutto rimane nella memoria degli archivi e dei motori di ricerca e ciò fa in modo che testi, suoni e immagini siano recuperabili e rappresentino fonti di storia contemporanea. Ciò stimola a sviluppare un livello qualitativo sempre migliore.

16. "La qualità resta la più importante delle qualità" Le richieste degli utenti sono sempre maggiori. Perché un utente resti fedele ad un particolare giornale online, quest'ultimo deve garantire qualità e soddisfare le richieste del lettore senza rinunciare ai propri principi.

17. "Tutto per tutti" Internet ha dimostrato che l'utente giornalistico del XXI secolo è esigente e nel caso di un dubbio su un articolo è pronto a studiare la fonte per essere maggiormente informato. I giornalisti del XXI secolo che il lettore cerca non sono quelli che offrono solo risposte, ma quelli che sono disposti a comunicare e a indagare. FONTE : Corriere.it

mercoledì 7 ottobre 2009

Il Lodo Alfano è anticostituzionale! Certo che se ci avesse pensato il Presidente Napolitano un anno fa...


''La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimita' costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale dell'art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione."

Finalmente (e per fortuna...) la Consulta ha bocciato il lodo Alfano per violazione dell'art.138 della Costituzione, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale e non a una ordinaria come quella usata dal 'lodo' per sospendere i processi nei confronti delle quattro piu' alte cariche dello Stato.... Il 'lodo' e' stato bocciato anche per violazione dell'art.3 in pratica il principio di uguaglianza... L'effetto della decisione della Consulta sara' finalmente la riapertura di due processi a carico del Silvio nazionale, ossia quello per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e quello per i reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.... Ora però io mi domando una cosa... Quando il mummificato Presidente della Repubblica Napolitano diceva di non poter far nulla al riguardo visto che "non c'era nulla di anticostituzionale", quali verifiche aveva fatto...? Quale costituzione lui e il suo staff avevano consultato...? Ora, è vero che è compito della Corte Costituzionale vagliare ed eventualmente rigettare una legge se ritenuta anticostituzionale, ma il dormiente con una verifica un po' più approfondita avrebbe potuto (vista l'evidente incostituzionalità...) rimandare la legge indietro alle camere, in modo da prendere le distanze da lodo porcata... Mi auguro che il sopito presidente della Repubblica, d'ora in poi, non sia cosi' frettoloso nel firmare provvedimenti incostituzionali... Mai una gioia... No non è vero oggi c'è grande gioia...Silvio in tribunale! Hasta siempre!

martedì 6 ottobre 2009

Il nano dalle mille facce...

Sò che è un emerita cazzata... Ma era troppo bella per non pubblicarla... L'ho trovata sul blog Inkiostro Hasta siempre!

domenica 4 ottobre 2009

Complotti comunisti...



Lodo Mondadori, le tappe della vicenda giudiziaria
ROMA - Ecco le tappe principali della vicenda giudiziaria
per il Lodo Mondadori che oggi ha visto il Tribunale civile di Milano emettere
una provvedimento di condanna contro la Fininvest che dovrà versare a Cir circa
750 milioni a titolo di risarcimento per danno patrimoniale.
Leggi
l'articolo completo su Repubblica



Siamo alle solite...Il copione è sempre lo stesso: provvedimenti contro il Premier Berlusconi ed accuse di "volontà sovversive ed anti-democratiche" mosse ai giudici che li emettono... "Complotti comunisti" e sordide "macchinazioni di palazzo" per ribaltare il Presidente de Consiglio ordite da un "sinistro potere". Anche la sentenza che prevede il pagamento di 750 milioni di euro al Cir di De Benedetti, dunque, è divenuta ragione di disputa politica. Dannati magistrati catto comunisti...Lasciate in pace il povero Silvio... Ho la nausea,
pensate che Cicchitto parla "dell'opportunità di una grande manifestazione popolare" da poter svolgere in favore di Fininvest e Mediaset".... Ma vaff...Mai una gioia... Hasta siempre!
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