mercoledì 15 aprile 2009

Fiom: Fiat e accordo separato


La FIOM è viva e promette battaglia... Rinaldini in questi due articoli parla di Fiat e di accordo separato.

Roma, 14 apr. (Apcom) - Se Fiat dovesse chiudere qualche stabilimento in Italia bisognerebbe ricorrere all'esercito. Ne è convinto il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, che torna sui sequestri dei manager e commenta le dichiarazioni del numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni. "Se Fiat dovesse chiudere in Italia qualche stabilimento - afferma - ci vorrebbe l'esercito". Rinaldini ricorda, inoltre, che "Fiat è stato l'unico grande gruppo che ha fatto un comunicato di quel tenore, gli altri hanno teso a tenere il clima basso". A stupire maggiormente il leader della Fiom "sono i suicidi che si stanno verificando negli Stati Uniti e, per chi ha un pò di memoria storica, richiamano quanto accaduto dopo la crisi del '29". E ancora: "è mai possibiole che gli stipendi dei manager siano di queste dimensioni, non è violenza questa verso chi viene licenziato?", si chiede Rinaldini. Quanto all'accordo con Chrysler, Rinaldini lo giudica positivamente ma avverte: "non vorrei che, alla fine, ci fosse una grande Fiat a livello internazionale e una piccola Fiat a livello nazionale".

Roma, 14 apr. (Apcom) - La Fiom non applicherà le nuove regole della contrattazione, che saranno firmate formalmente domani, al contratto dei metalmeccanici. Lo ha assicurato il leader dei metalmeccanici della Cgil, Gianni Rinaldini, in occasione di una conferenza stampa, dicendo senza mezzi termini: "diciamo da subito che noi quelle regole non le applichiamo. Le forme e le modalità le deciderà il Comitato nazionale convocato per il 28 e 29 aprile". Il biennio economico del contratto delle tute blu scadrà a fine 2009. Per Rinaldini, l'accordo separato "è un'enormità che non era mai stata fatta, neanche nei periodi di massima divisione sindacale, come negli anni Cinquanta. Non si era mai arrivati a tanto". Il nuovo accordo "non definisce solo nuove relazioni industriali ma anche un nuovo modello di sindacato che, come dice Sacconi, è 'complice'", aggiunge. Nello specifico, poi, secondo il leader della Fiom, "la parte retributiva dei contratti nazionali è costruita sulla riduzione del potere acquisto per i prossimi tre anni con un meccanismo di scala mobile triennale a perdere".
Pur non essendo un metalmeccanico ho da sempre sostenuto e appoggiato le iniziative FIOM, perchè (salvo rare eccezzioni a livello locale), incarna il modo giusto di fare sindacato. Quindi mi auguro continui ad essere lo zoccolo duro della CGIL... Hasta siempre!

4 commenti:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Qui, mi pare, non è che ci siano sindacati in dissenso tra loro, ma piuttosto dei sindacati che hanno semplicemente smesso di essere tali: basti ricordare la vergognosa vicenda di alcuni mesi fa della cena da berlusconi, perfino negata dai partecipanti sindacali...

Pierprandi ha detto...

Pur trovandomi spesso in contrasto con la CGIL con la quale collaboro, trovo sia l'unico vero sindacato insieme a quelli di base... Sono anni che non considero più come sindacati CISL e UIL e tantomeno UGL,che finalmente in questi ultimi tempi hanno scoperto le loro carte...Quello che mi stupisce è che abbiano ancora qualche milioncino(pochi...) di iscritti... Un saluto

Aride ha detto...

Concordo pierprandi,la fiom è l'unica costola della cgil che tenta di arginare la deriva centrista e filopadronale dell'organizzazione.

Pierprandi ha detto...

@Aride Purtroppo a volte predica nel deserto...Ma io continuerò a sostenerla anche a costo di farmi cacciare da qualche attivo cgil...A presto vecchio mio...

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